mercoledì 20 gennaio 2010

un pò perplessa...
e se fosse davvero ora di dire basta?...
...voglio il mio avatarrrrrrrrrrrr!

lunedì 18 gennaio 2010

surly
a.
1 arcigno; burbero; scontroso; sgarbato; rozzo
2 (del tempo) imbronciato; corrucciato
| -ily avv.
| -iness n. .

martedì 12 gennaio 2010

...

oggi è una giornata da uff...

lunedì 4 gennaio 2010

i nuovi termini del 2010 da Repubblica.it

1) Duppie. Derivato dal famosissimo "yuppie", non si basa però su una semplice sostituzione di iniziale ma è il riflesso di un profondo cambiamento della società. La parola "yuppie" (inizio anni '80) è l'acronimo di "young urban professional": rampante trentenne, votato alla carriera e ossessionato dal guadagno. Insomma, il tipico prodotto del boom economico di Wall Street e di una società incentrata sull'apparire piuttosto che sull'essere. Poco più di vent'anni dopo lo "yuppie" è un nostalgico ricordo, soppiantato dal "duppie": il "depressed urban professional" ha perso la sua redditizia occupazione e, per pagare le bollette a fine mese, è costretto ad accettare un prima snobbato "stop-loss job", lavoretto temporaneo spesso sottopagato. Il "duppie" è il perfetto rappresentante della società globalizzata, afflitta dall'incertezza del futuro e colpita dalla crisi economica.

2) Frugal fatigue. E' la stanchezza di quei consumatori che, dopo mesi e mesi di frugalità, sobrietà forzata dalla recessione, non ne possono più di dover affrontare portafogli vuoti e debiti con le banche. C'è chi la combatte concedendosi qualche acquisto gratificante, c'è invece chi soccombe trasformando il suo disagio in un vero e proprio disturbo psichiatrico (sindrome da "frugal fatigue").

3) Warmist. Genere di persone che attribuisce all'uomo l'indiscriminata immissione nell'atmosfera di certi gas - soprattutto dell'anidride carbonica - incrementando così l'effetto serra, causa dell'inarrestabile riscaldamento globale. Gli scettici, climatologi e non, sono i cosiddetti "deniers" per i quali, a differenza dei "warmers", non sono necessari interventi urgenti per rallentare l'innalzamento della temperatura terrestre.

4) Meformer. E' un blogger, o un utente di social networks (specialmente Twitter) che scrive posts basati sulla propria vita, i propri pensieri, le proprie emozioni; di fatto, un uso improprio, auto-referenziale, spesso associato al mondo femminile, che mal si addice a communities interattive dove invece l'"informer" si trova completamente a suo agio.

5) Pop-up store. Si tratta di un negozio al dettaglio che si insedia in spazi lasciati vuoti e chiude poco tempo dopo l'apertura. Vende merce stagionale come i gelati nei luoghi di vacanze estive o i giocattoli nel periodo natalizio. Il suo successo è dovuto al fatto che va incontro alle esigenze del cliente e che i costi di gestione sono ridotti al minimo. Utilizzato da semplici commercianti, ma sempre di più anche da stilisti e grandi compagnie per lanciare sul mercato i' loro nuovi prodotti.

6) Staging. In tempi di crisi immobiliare, diventa necessario conquistare il potenziale compratore attraverso alcune modifiche per rendere più attraente l'abitazione in vendita: ridipingere le pareti, decorare una stanza, sistemare il giardino ecc. Lo "staging" negli USA è diventato un vero e proprio business, incoraggiato dal fatto che l'85 per cento di ciò che la gente compra avviene su base visiva.

7) Sexting. E' la crasi tra "sex" e "texting", che sta ad indicare l'invio attraverso il cellulare di messaggi collegati a immagini porno. La maggior parte delle volte riguarda le foto che gli adolescenti si scambiano tra di loro come gioco proibito, senza considerare che molti abusi sessuali tra minorenni vengono sollecitati proprio da questa pratica. Forma usata anche da adulti per diffondere pornografia infantile a scopi pedofili.

8) Pre-gaming (o pre-partying). Riguarda l'abitudine di preparasi ad un evento bevendo alcolici di ogni tipo. Capita così che una parte di giovani, per evitare di spendere con drinks troppo costosi o inaccessibili, consumino bottiglie di vino e di birra a basso costo, recandosi poi, ormai semiubriachi, al luogo di ritrovo. Gli osservatori di questo fenomeno lo hanno definito "una nuova cultura dell'ebbrezza".

9) Nontroversy. Significa una polemica inesistente, costruita a tavolino per spostare l'attenzione pubblica da un caso importante a un altro solo apparentemente più rilevante. Una tendenza che riguarda principalmente il mondo della politica, con l'appoggio, spesso strumentale, della stampa e relativi "gatekeepers" (coloro che controllano l'informazione, deviando e filtrando i messaggi per assecondare la volontà dei potenti).

10) Blamestorming. Al contrario di "brainstorming" che ha un'accezione positiva e propositiva, questo vocabolo introdotto da "blame" (colpa/incolpare) si riferisce a incontri di lavoro in cui si cerca di individuare chi ha la responsabilità per il fallimento di un contratto o il mancato raggiungimento degli obiettivi a budget. In tempi di crisi economica, questo tipo di riunione diventa essenziale per creare nuovi assetti e tamponare al meglio le falle del sistema.

sul mio blog

venite e postate tutti.