lunedì 5 gennaio 2009

I misteri d'Italia per sconfiggere la noia...

il mio amico matteo mi ha detto di rinvigorire il mio blog con qualche riflessione decisa, chiara, in favore e sfavore non so di chi nè di cosa ma, questo ha voluto dirmi, mi ha invitata a postariflettere...ed allora eccomi qui. voglio porre un quesito: ma quanto ci ha rotto le pa... la tombola?... per carità quel gusto di tradizione unito a condivisione familiare che fa tanto natale ci deve pur essere... però dalla notte dei tempi (pure il bue e l'asinello secondo me ci giocavano mentre maria aveva le doglie) questo gioco potrebbe aver stufato... così ho pensato di postare, ora che le feste sono quasi finite, la mia protesta per la tombola.
personalmente con i miei amici ho tamponato la noia tomboliana con una versione alternativa dei primi anni 90: Synco. niente male direi... ma sfogliando le pagine di repubblica.it ho trovato
un pezzo che mette in evidenza la stessa noia di cui vi ho appena parlato:

Misteri d'Italia

La classica tombolata ti ha stufato? Per le feste sfodera le carte più macabre in circolazione: “storie nere”, 50 misteri da risolvere per serate da... urlo!
Durante le feste è quasi un obbligo presentarsi alle mega riunioni familari. L'hai promesso alla mamma e poi, diciamocelo, è una buona chance per pavoneggiarti del nuovo fidanzato con la cugina invidiosetta. Al momento del panettone però c'è sempre qualche zio pronto a proporre la solita partita a monopoli-trivial-scarabeo (le tradizioni variano a seconda della famiglia: capitalista, nozionista, linguista). Battilo sul tempo e per una volta suggerisci una mano a carte.
Non è tornata di moda la briscola, stiamo parlando delle carte nere, il gioco più enigmatico e inquietante in circolazione. Un mazzo, 50 misteri da risolvere e un gruppo di apprendisti Sherlock Holmes. Le regole sono semplici: un giocatore fa il giudice, pesca una carta, legge agli altri la descrizione del crimine e chiede: “Perché?”. Sul retro della carta trova la soluzione che deve tenere per sé. I giocatori devono porre domande per risolvere l'enigma.
Capiterà di lambiccarsi il cervello su un quesito apparentemente semplice o di scoprire subito il mistero più inestricabile (la fedele visione di programmi come “Chi l'ha visto” o “Storie maledette” può considerarsi doping!).
Per giocatori dallo stomaco debole o giovani marmotte ci sono anche le carte gialle, versione più soft e meno macabra.

CASA EDITRICE Magazzini Salani (www.magazzinisalani.it), € 8,90.

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