stàndard [vc. ingl., propr. `insegna´ e poi `livello, qualità´, dall'ant. fr. estendart `stendardo´; av. 1764]A s. m. inv.
1 Modello, esempio, punto di riferimento prestabilito: attenersi a uno s. comune Livello qualitativo, tenore: lo s. di vita di un paese S. di un atleta, il suo rendimento abituale: mantenersi nel proprio s.; andare al di sotto del proprio s. 2 (comm.) Ciascuno dei campioni di un certo prodotto che corrispondono ad altrettanti tipi o gradi della sua produzione e che servono a determinarne la qualità nelle classificazioni internazionali: gli s. del grano, del rame. 3 (tecnol.) Modello o tipo di un certo prodotto Insieme di norme destinate a uniformare le caratteristiche di fabbricazione di un determinato prodotto.4 Insieme di elementi che identificano un processo, un sistema, un gruppo di organismi e sim. S. televisivo, l'insieme degli elementi, fra cui il numero di righe di analisi, che identificano le caratteristiche di un determinato sistema televisivo (biol.) Insieme dei caratteri somatici che caratterizzano una razza animale o vegetale.5 (urban.) Norma relativa ai servizi e alla pianificazione territoriale.6 (ling.) Lingua parlata in modo uniforme, senza molte differenze, dai parlanti di una comunità e proposta come modello da imitare nell'insegnamento.7 (stat.) Valore significativo di una certa grandezza, ricavato come media di valori consuntivi o come valore statisticamente più probabile fra quelli verificatisi.B in funzione di agg. inv. (posposto a un sost.)1 Tipico, unificato: formato, prodotto, dimensioni, costo s. (dir.) Minimum s., complesso minimo di diritti, poteri e facoltà che uno Stato deve concedere agli stranieri residenti nello stesso.2 (fis.) Stato s., stato di un corpo assunto come riferimento per definire altri stati.3 (mar.) Dislocamento s., quello di una nave militare in assetto completo, ma senza combustibile e acqua per i generatori di vapore.4 (dir.) Contratto s., predisposto da un contraente con clausole uniformi per tutte le possibili controparti.